• Home
  • /
  • Lettura
  • /
  • NEL DETTAGLIO DELLE PAROLE SI EFFETTUA LA VERITÀ

NEL DETTAGLIO DELLE PAROLE SI EFFETTUA LA VERITÀ

“L’analisi del sogno condotta da Freud sovverte la concezione semantica ermeneutica e ‘popolare’ basata sul presupposto di un sistema di traducibilità, di una tecnica di interpretazione che parta dal senso, da un codice prelinguistico che fondi e spieghi il discorso. Proprio nel dettaglio delle parole la verità si effettua. Inobiettiva. Tanto che è impossibile toglierla o camuffarla senza che il gesto precipiti in un’altra”. Armando Verdiglione, La mia industria, pag. 174

Nessuno può dire o non dire la verità, ma in quanti giri di parole si aggroviglia chi si ritiene soggetto, soprattutto padrone, dell’intenzione o del fatto, da rivelare o da nascondere? E quanta credenza nella stupidità dell’Altro occorre per attribuirsi la facoltà di svelare o di nascondere la verità? La verità che nessuno può sapere, la verità come effetto, che interviene nel sogno, non è neppure qualcosa che si sveli grazie al racconto e all’analisi del sogno. Quel che si racconta non è un fatto, qualcosa che è stato, ma ciò che sta dinanzi, ciò che si fa in quanto si dice nel racconto. Non nel racconto del sogno, ma nel sogno che dimora nel racconto. Per questo, come scrive Armando Verdiglione all’inizio del brano citato, “Il sogno è la via regia dell’inconscio perché partecipa a una struttura della nominazione”. Anche il sogno, come i lapsus, le sbadataggini, le dimenticanze di nomi, gli atti mancati, che Freud analizza in Psicopatologia delle vita quotidiana, partecipa a una struttura della nominazione, ovvero partecipa alle cose che si dicono e hanno effetti di senso, di sapere e di verità. Senza fare appello a un codice di riferimento che pretenda di spiegare il senso, la sostanza o il significato delle cose. Le cose sono nella parola, non in quanto tali. Pertanto, solo parlando, le cose si qualificano e hanno la chance di divenire capitale. E non ci sono cose belle e cose brutte, buone e cattive. Ciascuna cosa, nella parola, acquista dignità, bellezza e nobiltà. Addirittura, come parafrasa Freud citando il Vangelo, “La pietra scartata dal costruttore è diventata testata d’angolo”.