LA MASCHERA, LA DONNA, LO SPECCHIO

“C’è una Sardegna che l’uomo delle vacanze non cerca e non trova: la Sardegna che per essere capita va intesa come una scena sulla quale agiscono molti attori e si recitano molti copioni, con riti e maschere. Così la racconta in un libro eccezionale il maggior antropologo sardo, Bachisio Bandinu, un docente e un intellettuale che si è anche affacciato al giornalismo”. Così scriveva Gaspare Barbiellini Amidei sul “Corriere Della Sera” del 30/08/04, a proposito del libro di Bachisio Bandinu, La maschera, la donna, lo specchio (Spirali edizioni), che ha ottenuto ampi successi di critica e di pubblico.

La ricerca di Bandinu è stata vasta e ha investito oltre cinque millenni di civiltà. L’autore ha analizzato leggende e tradizioni intorno alla maschera e ha messo anche in rilievo gli elementi che sfuggono alla significazione immediata.  L’analisi della maschera, del rito e del mito come esperienza del corpo e della scena, la poesia originaria della Sardegna, il Sardo come lingua altra, sono state per Bandinu occasione per trovare come la maschera non appartenga solo al passato: anche il mondo contemporaneo ha le sue maschere, fino alle “maschere tecnologiche”, che ormai non esistono solo nella fantascienza. Per questo il libro di Bandinu, uno straordinario affresco senza tempo, è stato occasione per il dibattito che ha preso il titolo dallo stesso libro La maschera, la donna, lo specchio, tenutosi il 10 novembre 2004 all’Hotel Canalgrande di Modena (organizzato e promosso dall’Equipe Cifrematica di Modena, dall’Associazione Culturale Progetto Emilia Romagna e dal circolo Nuraghe-Fiorano Modenese). Oltre all’Autore, sono intervenute Carla Bertacchini, docente della Scuola Superiore dell’Università di Bologna, e la dottoressa Anna Spadafora cifrante, membro dell’Associazione Psicanalitica Internazionale Onlus.

BACHISIO BANDINU è nato a Bitti (Nuoro) nel ’39, è uno maggiori studiosi italiani di cultura popolare. Laureato in Lettere, ha conseguito il diploma in Giornalismo e Radio Televisione presso la Scuola di Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica di Milano ed è giornalista dal 1972. È stato collaboratore del “Corriere della Sera”, direttore del quotidiano “L’Unione Sarda”, presidente della Fondazione Sardinia. È autore di diversi libri, tra cui Il re è un feticcio (1976), Costa Smeralda (1980) aggiornato in Narciso in vacanza (1994), Lettera ad un giovane sardo.