Nell’ambito della trasmissione “L’ora rossa” (ore 19-20, Web Radio 5.9),
Nicola Pozzati intervista

 

MARTEDÌ 31 MARZO 2020 – ORE 19.30

ANNA SPADAFORA, brainworker e direttore editoriale del magazine “La città del secondo rinascimento” (www.lacittaonline.com)

MERCOLEDÌ 1° APRILE 2020 – ORE 19.30

PAOLO MOSCATTI, presidente di TEC Eurolab (www.tec-eurolab.com) e di ALPI, nonché vice presidente di Eurolab

GIOVEDÌ 2 APRILE 2020 – ORE 19.30

GIAN LUIGI ZAINA, vice presidente di Confindustria Emilia Centro e presidente del maglificio Della Rovere (www.maglificiodr.it)

 

sul tema

L’EMERGENZA
DELLA PAROLA NELL’IMPRESA

 

La crisi in cui si troverà l’economia nel nostro paese in seguito all’epidemia da Covid-19 sarà senza precedenti, se non si adottano strategie efficaci per arginarla nell’immediato, al di là degli aiuti e delle agevolazioni messi in campo dal governo. Occorre solidarietà fra le parti sociali e fra imprese grandi, piccole e medie della stessa catena di fornitura, dello stesso distretto, dello stesso territorio. Oggi più che mai, occorre comunicare la disponibilità a servire clienti consolidati e a cercarne nuovi in tutto il pianeta, perché il mercato non è finito, la globalizzazione non sta esalando l’ultimo respiro, come vorrebbero farci credere i fautori dell’economia circolare. La globalizzazione come rivoluzione intellettuale, che incomincia con il rinascimento e investe la cultura e l’arte, la macchina e la tecnica, è stata e sarà sempre più lo strumento per valorizzare le eccellenze made in Italy. E non ha nulla a che fare con l’idea d’impero contro cui insorgono i nostalgici di Marx, che attaccano il profitto, senza distinguere fra il modello italiano – costituito al 95 per cento di piccole e medie imprese – e le oligarchie finanziarie, che puntano a omologare i cittadini del pianeta per consolidare i loro privilegi. Pertanto, non è il momento per facili moralismi che contrappongono l’economia alla salvezza dal virus: “Abbiamo voluto difendere il Paese dei balocchi e l’economia anche di fronte alla morte”, intitolava “Il Corriere” del 24 marzo un’intervista a un noto virologo che rimproverava il governo di non aver chiuso tutte le fabbriche prima che i contagi dilagassero. Se l’economia non può fermarsi è per ragioni di salute: pensiamo a quante malattie, carestie e guerre portano la miseria e la povertà. Non abbiamo alternative: prendiamo tutte le precauzioni necessarie, ma proseguiamo il nostro viaggio da oggi, senza indugiare neppure un istante, e nell’emergenza troviamo la parola per il rilancio con i nostri interlocutori.

 

 

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