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LA NOSTRA BUSSOLA. L’AMICIZIA, LA FAMIGLIA, L’IMPRESA

Dibattito che si è tenuto sabato 20 novembre 2021 al Ridotto del Teatro Comunale Luciano Pavarotti-Freni, Modena, in occasione della pubblicazione del libro di Paolo Moscatti, “La mia bussola. L’amicizia, la famiglia, l’impresa” (Spirali).
Qui le riprese dell’evento:

Dopo l’introduzione di ANNA SPADAFORA, brainworker, direttore editoriale del magazine “La città del secondo rinascimento”, direttore dell’Associazione culturale Progetto Emilia Romagna e curatrice del libro, sono intervenuti PAOLO MOSCATTI, autore del libro, presidente di TEC Eurolab, di ALPI e di EUROLAB (Federazione Europea delle Associazioni dei Laboratori di Misura, Testing e Analisi) e componente del Consiglio Direttivo di Accredia, e GIAN LUIGI ZAINA, presidente del Premio Estense, del maglificio Della Rovere e della Piccola Industria di Confindustria Emilia Area Centro, vice presidente della stessa territoriale.
Nel corso della serata, l’attore doppiatore RAFFAELE PALMIERI leggerà brani tratti dal libro.

L’emergenza sanitaria in questi due anni d’incertezza ha prodotto tanto disorientamento in ogni ambito della società. E sono tante sono le circostanze, nella vita di un uomo o di una donna, in cui sembra di poter “perdere la bussola”. Eppure, anche quando la nebbia è così fitta da impedire di vedere persino dove si mettono i piedi, è impossibile perdere la bussola, il cervello del viaggio. Ne danno prova nella loro esperienza imprenditori come Paolo Moscatti, che nel suo libro, “La mia bussola. L’amicizia, la famiglia, l’impresa”, con ironia e umorismo, narra aneddoti che disegnano il ritratto dell’industria modenese e, per certi versi, italiana degli ultimi sessant’anni e le avventure in cui si è trovato coinvolto, sempre seguendo la sua bussola, proprio come un capitano che, prima d’imbarcarsi, deve stabilire la rotta e fare ipotesi di direzione, preparandosi ad affrontare le insidie della navigazione in mare aperto. Nel libro leggiamo la storia di un’azienda fondata da Moscatti e dal suo socio, Alberto Montagnani, due giovani talenti con tanta ambizione, ma pochissimi soldi in banca, che nel 1990 aprirono un piccolo laboratorio di analisi dei materiali, in un appartamento a ridosso del centro storico di Modena. Con quali mezzi e con quali strumenti quel laboratorio è divenuto ciò che oggi è TEC Eurolab, un riferimento europeo per le industrie dell’automotive, dell’aeronautica, della meccanica e del biomedicale? Non certo perseguendo il successo a tutti i costi, ma instaurando ciascuna volta dispositivi di parola e di comunicazione con i clienti, i fornitori, i collaboratori e gli esponenti della pubblica amministrazione e puntando sempre alla qualità e al valore assoluto.

Si ringraziano il prof. Romano Sighinolfi della Glocal University e Paolo Redigliani per le riprese e il montaggio video.